PER COMINCIARE....

QUESTO DOCUMENTO E' STATO REDATTO DAL SIG. LUIGI LEONE, VICE PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE A.R.C.I.G. (Associazione Romana Cittadini Indifesi Giuridicamente) – PRESIDENTE: AVV. ROSALBA VALORI, IL 27 MARZO DEL 1998

“VIOLENZA E LEGGE: UN BRACCIO DI FERRO

Due poli di segno opposto.

“Odio-Amore”, “Pace-Violenza”.

Uno l'esatto opposto dell'altro e tra i due vince...il più Prepotente.

Per lo più il mondo è dominato dalla violenza e dal sopruso.

Siamo alle soglie del 2000, dunque, di un nuovo Millennio, e molti Paesi lottano per la propria sopravvivenza, una minima parte della popolazione, fortunatamente, ma il gap si sta allargando spaventosamente, si ritrova a dover delinquere poiché esiste un “distacco” a livello della società, intesa come “status” (i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri) letteralmente contrapposti tra loro.

I motivi sono sempre gli stessi da decenni: interessi personali, denaro, potere e questo vale per l'intera società anche laddove, ad oggi, non vi sono guerre.

La delinquenza quotidiana nelle metropoli maggiormente industrializzate: Italia, Francia, Stati Uniti, Giappone, Cina, ecc. aumenta ogni giorno di più e si presenta nelle forme più svariate ed inquietanti.

Ad oggi è sufficiente accendere la tv, sfogliare i quotidiani e le riviste a volte anche accompagnati da foto poco edificanti, per vedere, plasticamente, l'avanzamento della violenza e dei soprusi sempre più frequenti.

Sarebbe bello vedere, sentire e leggere, dai giornalisti, se e quando arrivasse quel giorno, che non dovrà più occuparsi di cronaca nera, violenze, soprusi: sarà molto difficile, o meglio, praticamente impossibile: una chimera, per dirla chiaramente.

Tutti, nessuno escluso, abbiamo paura di camminare tranquillamente per strada, di rimanere anche in casa nostra, di uscire di casa, e c’è la tendenza al pensiero che qualcosa di sempre peggiore possa accadere sia di giorno che di notte.

Qualche esempio?

La persona anziana, uomo o donna che sia, va all'ufficio postale o in banca per ritirare la propria pensione viene bloccata e derubata, gli operatori sanitari vittime, a volte, di aggressioni fisiche e verbali, donne molestate se non addirittura violentate o uccise in mezzo alla totale indifferenza di chi le circonda e, peggio ancora, vittime di omertà. In tutto questo talvolta interviene la forza pubblica, in ogni caso sempre e solo dopo essere stata chiamata da qualcuno (questo è indice di scarsa presenza sul territorio), magari arrestano chi si macchia di tali crimini, ma dopo poco chiunque si sia reso responsabile di tali nefandezze è di nuovo libero e, soprattutto, libero di delinquere di nuovo.

A volte la violenza già alberga nelle famiglie stesse, specie in quelle con problematiche particolari, sempre, purtroppo, in crescita, sfocia nell'abbandono a se stesse e si verificano fenomeni come la frequentazione di persone “strane”, con particolari dipendenze: alcool, droga, prostituzione adulta e minorile e quant'altro che si verifica spesso davanti a locali pubblici, in strada, sui mezzi pubblici e in ogni dove, in particolare nei luoghi dove regna l'abbandono e l'incuria.

I genitori di ragazzi, spesso sull'orlo della disperazione tra loro, sfogano sui figli stessi i loro disagi facendoli sentire colpevoli e, magari, anche vittime di atteggiamenti violenti su di loro. Quindi, crescendo, i figli possono decidere di andarsene e ribellarsi abbandonando tutto e tutti, questo se si tratta di ragazzi più grandi.

Il problema è ancor più serio se parliamo di bambini innocenti, succubi a volte di angherie, e quindi spinti anche da spirito di emulazione, sconvolti e che si porteranno questo pesantissimo fardello per tutta la vita.

In quest'ultimo caso, lo Stato ha “improvvisato” una linea telefonica a protezione dei bambini (Telefono Azzurro), che ha risolto e sta risolvendo sempre più casi, tuttavia questo è un grave motivo di preoccupazione per la collettività.

Stessa cosa accade per le donne che subiscono violenze (Telefono Rosa). Le cause di tali violenze sono, più o meno, sempre le stesse, se pure si manifestano in diverse forme: potere, denaro, interesse, sentimenti malati, squilibrio mentale, depressione, angoscia e così via.

Di fronte a tutto questo non si riesce a reagire, non tanto perché non si vuole (Volere è potere), ma anche perché ci si trova di fronte ad un fenomeno deleterio che si chiama “Indifferenza” anche da parte delle Istituzioni, e questo fa crescere disagi, per sé e per gli altri, che si trasformano ben presto in violenza rendendo le stesse, su menzionate, Istituzioni impotenti, a volte negligenti (se pure non sempre per loro responsabilità) nonché disattente.”

OGGI, NELL' “ANNO DEL SIGNORE” 2025, E QUINDI, A QUASI TRENTA ANNI DI DISTANZA DA QUANDO E' STATO SCRITTO QUANTO SOPRA: CHI LEGGE RIESCE A TROVARE QUALCHE DIFFERENZA?

LA RISPOSTA E', A DIR POCO, “DISARMANTE”.

UN IMPLACABILE “NO!!!”

ANZI, CON L'AVVENTO DELLE NUOVE TECNOLOGIE IL TUTTO E' DI MOLTO, PURTOPPO, PEGGIORATO.

NON SOLO: TUTTI I GOVERNI, NESSUNO ESCLUSO, CHE SI SONO AVVICENDATI NEL CORSO DEGLI ANNI HANNO MANTENUTO LO “STATUS QUO”, TRADOTTO: NULLA E' CAMBIATO...E’ PEGGIORATO.

NULLA ALTRO DA AGGIUNGERE SE NON UN INVITO ALLA RIFLESSIONE.

Luigi Leone

Vice Presidente A.R.C.I.G. (Associazione Romana Cittadini Indifesi Giuridicamente)”

Il presente documento è DIVULGATO da Maria Grazia Catanzani, Giornalista – Scrittrice – Editore -Responsabile della Comunicazione

A.R.C.I.G. (Associazione Romana Cittadini Indifesi Giuridicamente)”

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